Nell’organismo umano si calcola che avvengano circa 100.000 reazioni chimiche al secondo. Tali reazioni sono controllate da particolari molecole proteiche biocatalizzatrici chiamate Enzimi, le quali per funzionare adeguatamente richiedono la presenza di determinati minerali. Se i minerali sono carenti, o se si registra la presenza di minerali tossici, la funzione enzimatica viene disturbata o si estingue. Il mineralogramma fornisce un accurato identikit bio-chimico, poiché i capelli rappresentano un tessuto organico la cui composizione è praticamente identica a quella degli altri tessuti organici.

Questo test utilizza la spettofotometria di massa a induzione di plasma, una tecnica molto simile a quella usata per studiare e valutare la composizione minerale delle stelle e dei pianeti.
Il mineralogramma è un test riconosciuto dal OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che completa le indagini cliniche già in uso, in grado di apportare informazioni sulla funzionalità del metabolismo rilevando quali equilibri siano stati alterati, di quali integratori minerali e vitaminici abbiamo bisogno, quali metalli tossici stiamo accumulando molto prima che si manifestino i sintomi o che le analisi rivelino la loro presenza.

Inoltre non presenta valori transitori come quelli del sangue o dell’urina, ma valori stabilizzatori corrispondenti ad un brano di storia bio-chimica di circa tre mesi.

La lettura del mineralogramma dev’essere fatta in quest’ottica di azione sinergica dei nutrienti: anche se i minerali reappresentano non più del 4% della composizione corporea hanno un’azione fondamentale quali parti di enzimi, regolatori dei segnali intracellulari, costituenti di tessuti, nell’influenza sull’asse ormonale e sul sistema nervoso autonomo… la corretta inerpretazione di questo test diventa uno strumento indispensabile nella prevenzione e nel supporto alla cura di moltissime situazioni patologiche.